San Lorenzo in campo
L’origine del comune è legato alla nascita del monastero dei Benedettini edificato tra il 600 e l’800 e all’omonima Abbazia, straordinario edificio in stile gotico-romano.
A San Lorenzo si trova anche un interessante e grazioso teatro situato all’interno del palazzo della Rovere, il teatro “Mario Tiberini” (noto tenore nato a San Lorenzo) è stato ristrutturato nel 1981 e da allora è possibile ammirarne gli interni affrescati in stile liberty assistendo ad una delle tante rappresentazioni e manifestazioni che si tengono ogni anno al suo interno.
Sempre all’interno del Palazzo della Rovere si trova il Museo Archeologico del Territorio di Suasa, suddiviso in due settori: il piano superiore dedicato alla sezione geologica, geomorfologica e paleozoologica, quindi alla storia più antica della Valle del Cesano, e all’antica presenza umana nella valle. Mentre al piano inferiore si affrontano momenti storici più recenti come l’età romana nella valle del Cesano, il Medioevo e la nascita dell’Abbazia. All’interno del museo tantissimi fossili, reperti rari e preziosi, come ad esempio una tomba romana, anelli in oro, vasi e anfore, urne funebri e tantissimi altri oggetti rinvenuti per la maggior parte nell’area di Suasa.
Infine è presente una sala dedicata alla vita e alla cultura africana in Sierra leone, ala del museo nata per volontà e passione di un missionario che negli anni raccolse tantissimi oggetti che oggi possiamo ammirare in questo Museo Etnografico Africano come sculture in legno raffiguranti idoli, maschere cerimoniali, monete e animali imbalsamati.
Il Museo Archeologico del Territorio di Suasa è aperto sabato e domenica e festivi dalle 16.00 alle 20.00, ad esclusione dei mesi di luglio e agosto in cui rimane aperto anche il venerdì. Il costo del biglietto intero è di € 3,00 per informazioni Tel. 071-966524
Fratterosa
Il borgo di Fratterosa è legato profondamente all’antica tradizione della lavorazione della terracotta, vi è infatti all’interno del paese un vero e proprio itinerario da seguire che inizia con il “Segno del Fuoco” fregio che omaggia lo scultore Loreno Sguanci, prosegue presso la bottega di Beatrice Gaudenzi, che tramanda la tradizione dei Fabiani – “cocciari” ininterrottamente dal 1730, dove non solo è possibile visitare l’attuale laboratorio che cerca di coniugare e fondere insieme passato e futuro ma si può anche vedere l’antica bottega custode di un enorme patrimonio culturale. Questo non è l’unico laboratorio di terrecotte, sparsi nel paese vi sono vari punti di interesse dove si tiene viva l’attività non solo con la vendita dei manufatti ma attraverso laboratori e workshop per tramandare la tradizione artigiana.
L’itinerario si conclude presso l’ex-convento di Santa Vittoria, imponente edificio che si erge sulla collina del cimitero e che al suo interno ospita il piccolo museo delle Terrecotte, detti “I cocci di Fratte Rosa”.