Fossombrone

Fossombrone

Fossombrone: città di storia, arte e natura.

fossombrone

Fossombrone, nella Valle del Metauro, dista 25 km dal mare e merita sicuramente una visita per ammirare oltre che la città con i suoi palazzi quattrocenteschi anche gli scavi archeologici lungo la via Flaminia nel Parco archeologico di Forum Sempronii, antico insediamento della città dove sono emerse le terme, gli edifici, i porticati e parte delle cinta murarie.

Il Parco Archeologico Forum Sempronii si trova in località San Martino del Piano a Fossombrone.
 
 
 

La Gola del Furlo

La “Riserva Naturale Statale Gola del Furlo” si estende per ben 3600 ettari in cui si trovano boschi, pascoli, prati e vette.
Il parco attraversa i comuni di Acqualagna, Cagli, Fermignano, Fossombrone e Urbino, presenta una ricco panorama floristico e faunistico, oltre ad attività didattiche e di formazione.
All’interno della riserva si possono fare numerose escursioni e seguire differenti sentieri, grazie al Museo del Territorio che propone percorsi esplorativi guidati attraverso l’ausilio di audio-guide che rendono la scoperta dell’areale autonoma, più interessante e ricca di informazioni.

Durante gli svariati percorsi è possibile incontrare siti di interesse storico, antropologico, geologico, floristico e naturalmente faunistico.

I principali siti di interesse storico-architettonico:

  • Imponenti mura romane di sostegno lungo tutta la via Flamina, costruite con le pietre del Furlo per mettere in sicurezza la via dal Fiume Candigliano;
  • Diga dell’Enel costruita originariamente dal 1918 al 1922, venne distrutta nella seconda guerra mondiale e ricostruita nel 1952. Grandiosa struttura che ha modificato il letto del fiume Candigliano creando un lago artificiale.
  • Il Traforo di Vespasiano opera romana realizzata per volere dell’imperatore Vespasiano resta una delle più impressionanti opere romane pressoché intatte, che permise di risolvere il problema del raggiungimento di Roma attraverso la via Flaminia.
  • Il profilo del Duce, una particolarità da non perdere è il profilo del Duce realizzato sul Monte Pietralata con muretti a secco di pietra locale. Creato nel 1936 dalla Milizia forestale come omaggio al Duce che in quel periodo spesso transitava alla Gola del Furlo di passaggio per raggiungere Roma. Oggi il profilo si vede a stento a causa del tempo e dell’usura, ma merita comunque una visita.
  • Santuario del Pelingo ad Acqualagna, alle pendici del monte Pietralata interessante edificio religioso che colpisce sia per la bellezza del posto che per il profondo interesse religioso, è stato infatti teatro di alcuni miracoli e divenuto in seguito meta di pellegrinaggi.

I più importanti siti di interesse faunistico:

  • La fauna del fiume, presso il parco pubblico “La Golena” si possono ammirare aironi cenerini, garzette, martin pescatori e cormorani.
  • La fauna rupicola, tipica di ambienti rocciosi fatti di ripide pareti e nicchie, come appunto la Gola del Furlo, è l’habitat ideale di grandi predatori come l’aquila reale, il falco pellegrino, il gheppio, il rondone alpino e la rondine montana.
  • La fauna acquatica, lungo il fiume Candigliano si trova una ricca fauna ittica composta da carpe, cavedani e barbi.
  • Lo stagno, presso Cà i Fabbri si trova un grazioso stagno luogo di incontro di tantissimi animali selvatici, tra cui il cinghiale (molto presente anche nella faggeta sul monte Paganuccio), il lupo, il daino, la volpe ed il capriolo, solo per citarne alcuni.
  • L’aquila reale visibile dal Rifugio del Furlo, sulla parete verticale del monte Paganuccio è infatti possibile ammirare la coppia stanziale di aquile reali, predatori maestosi con un’apertura alare che può arrivare fino a 2,40 metri!

LE CURIOSITA’

  • Lo sapevate che sul monte Paganuccio si trova una quercia secolare, una roverella classificata di età compresa tra i tre e i quattro secoli, trattasi del Quercione di Cà Bargello.
  • Simbolo della riserva è senz’altro l’aquila reale vista la sua lunga presenza sul monte Paganuccio dove è presente da quasi quarant’anni in modo stanziale una coppia che nel 2011 ha fatto nascere un aquilotto, mascotte della riserva e ammirabile facilmente in uno dei suoi tre nidi sul monte Paganuccio.
  • La Riserva ospita tantissime tartufaie, visto che l’ambiente è più che favorevole allo sviluppo di questi gustosi tuberi, si trovano infatti tartufi bianchi, neri invernali, lo scorzone, il nero pregiato e il nero estivo.

Il Punto Informativo della Riserva si trova in via Flaminia, per informazioni 0721-700041 oppure [email protected] . Il Punto informativo rimane aperto tutti i giorni dal 1 marzo al 15 novembre, mentre nei restanti mesi invernali resta aperto tutte le mattine e alcuni pomeriggi.

Acqualagna

Se ami il tartufo non puoi non fare una tappa ad Acqualagna, in particolare durante la Fiera Nazionale del Tartufo che si tiene ogni anno tra fine ottobre ed i primi giorni di Novembre, si tratta di 3 week end dove degustare e acquistare il pregiatissimo tubero, l’evento più importante dell’Italia Centrale dedicato al tartufo. Ma Acqualagna non è solo enogastronomia ma anche storia e cultura, infatti ha dato i natali ad Enrico Mattei e oggi la sua casa d’infanzia è divenuta museo.

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